Di solito non siamo mai d'accordo con
Confindustria e Confcommercio che, non a caso, hanno scelto come
proprio partner preferenziale la triplice sindacale. Due facce della
stessa medaglia, di quella rappresentanza del mondo produttivo che ha
contribuito, con la sua iperpoliticizzazione e il suo servilismo alla
politica, alla rovina economica del paese. Però stavolta dobbiamo
dare loro ragione. Va bene che ormai questi settori (PMI,
Artigianato, Turismo, Commercio) sono “più di là che di qua”.
Ma proprio perchè il massaggio cardiaco dura da tanto tempo e certe
fatiche vanno ricompensate, ci sembra opportuno che questa volta il
governo permetta al soccorritore di continuare il suo tentativo.Ci
auguriamo che lo schieramento “trasversale” che sin d'ora, in
Parlamento, si sta formando per rimediare al disastro in sede di
emendamenti al decreto, si allarghi sempre di più.Si dice che la
estensione era nelle intenzioni ma che problemi tecnici
insormontabili non lo hanno consentito. Ci risulta però che da tempo
certe poltrone decisionali siano ad esclusivo appannaggio dei
supertecnici che evidentemente quando hanno accesso alle stanze dei
bottoni ministeriali si trasformano in fretta da formiche a cicale,
da piloti abilissimi della finanza pubblica a (finti) imbranati
neopatentati. Forse perchè quando le coperte sono corte già si sa
da dove la forza che le tira a sé è più debole (ossia meno
tutelata politicamente)? Ci risulta che i tempi siano stretti (per
l'imminenza del pagamento della rata e per i vincoli europei) e che
il governo sia pronto a blindare il decreto, non consentendo
emendamenti. E per fortuna che Enrico Letta, l'astro nascente, ha
detto, nel discorso per la Fiducia "Ho pensato molto al
personaggio biblico di Davide nella valle delle nostre paure davanti
al Golia di sfide gigantesche. Dobbiamo spogliarci della spada e
dell’armatura che ci appesantirebbero. Ci serve il coraggio di
mettere da parte prudenza politica e la fiducia”. Evidentemente è
bastato il primo ostacolo, la gestione della patata bollente IMU, a
far riconsiderare al personaggio biblico evocato, ammaliato anch'esso
dalle atmosfere ministeriali, l'opportunità di rimettersi la
corazza e di lasciare la spada ad Equitalia che busserà con essa
alla porta dei produttori in difficoltà. Che eroe!
venerdì 17 maggio 2013
SOSPENSIONE MA NON SOPPRESSIONE DELL'IMU: JUST AN ILLUSION
L'AGL valuta come pasticciata e
inefficace la sospensione dell'IMU. Noi eravamo (e siamo) per
l'eliminazione e la restituzione della stessa. Contrariamente a
quanto affermato da tanti ideologhi schierati, riteniamo che le
imposte non debbano avere valenza punitiva (penalizzare in maniera
fine a se stessa le ricchezze accumulate) ma essere modulate in
maniera da creare la combinazione più credibile affinchè alla fine
della fiera, il risultato sia maggior reddito prodotto e ricchezza
generata.
Chi sono in Italia i proprietari di
quegli immobili di recente sommersi fino al collo dall'IMU?
Fondamentalmente dei risparmiatori (perchè il canale fondamentale
del risparmio in Italia è (era?) l'investimento immobiliare).E e
quindi, per lo più, lavoratori. Per di più indebitati per i mutui
contratti. Quindi cornuti e mazziati. Analoghe perplessità abbiamo
sempre avuto per altri due totem spesso evocati sempre dalla stessa
corrente di pensiero. Le tasse sulle transazioni finanziarie e quelle
sul lusso. Riflettiamoci bene: non cancellano le ingiustizie ma
tagliano le gambe a settori che creano lavoro e reddito, dirottando
altrove denaro e investimenti. E creando quindi le condizioni per
maggiore disoccupazione, alla lunga e bassi stipendi nel breve. E
quando si dice che queste risorse andrebbero a finanziare servizi
essenziali, si mente sapendo di mentire. Perchè tutti sappiamo che
il grosso di esse (anche nei Comuni, indipendentemente dal loro
colore politico) va a alimentare la macchina burocratica, le
consulenze concesse a amici degli amici e gli appalti inutili. Le
famiglie e i più deboli abbandonati sono e tali continueranno ad
essere. Non è possibile che nelle Amministrazioni pubbliche si
pratichi costantemente la politica dei due tempi: prima i soldi (da
divorare) poi riforme, razionalizzazione, dimagrimento,
riorganizzazione (mai visti). E' un gigantesco imbroglio che solo una
minoranza degli italiani, per il momento è riuscita a cogliere e a
trasformare in controproposta politica. Il risparmio va agevolato,
non disincentivato (ci risulta che paesi più evoluti del nostro
stiano facendo proprio il contrario del governissimo) E poi una
domanda: se voi foste tra i proprietari di immobili interessati, come
reagireste a questo salto nel buio della sospensione (e non della
soppressione) dell'IMU? Avreste le idee più o meno chiare sulle
vostre prospettive di risparmio, sul destino dei vostri soldi,
sull'opportunità o meno di consumare di più? Vogliamo dire che,
agendo in tal maniera, il governo non ha messo di fatto più saldi
nelle tasche degli italiani , da dirottare in più consumi, ma ha
congelato a tempo indeterminato e incerto quelli che pensiamo siano
ancora soldi nella nostra disponibilità. E soprattutto non ci ha
rassicurato su che fine farà il risparmio in immobili. Come faremo a
stupirci se a breve constateremo fenomeni evasivi tesi a salvare il
salvabile da parte del contribuente-risparmiatore?
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